Seguici su

09 febbraio 2021

Giorno del Ricordo delle Vittime delle Foibe

L'Amministrazione di Fiscaglia, nel Giorno del Ricordo delle Vittime delle Foibe fa proprie le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nell'esprimere la vicinanza agli esuli e ai loro discendenti ….

L'Amministrazione di Fiscaglia, nel Giorno del Ricordo delle Vittime delle Foibe fa proprie le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nell'esprimere la vicinanza agli esuli e ai loro discendenti e la commozione per quanti, oppressi e vittime, diedero la vita. In questo giorno ricordiamo e affermiamo che tutti i regimi totalitari opprimono i cittadini, schiacciano le minoranze e negano i diritti fondamentali della persona. E' un ricordo che deve consolidarsi nelle anime dei nostri giovani a salvaguardia della democrazia, della libertà di opinione, contro l'intolleranza.

“Il ‘giorno del ricordo’, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004, contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole. La persecuzione, gli eccidi efferati di massa – culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe – l’esodo forzato degli italiani dell’Istria della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell’Europa."

Prof. Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

torna all'inizio del contenuto